Storia

Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2021, 16:32

Nella storia il territorio comunale di Brentino Belluno fu abitato da popolazioni preromane e, in epoca romana, fu attraversato nella sua lunghezza dalla via imperiale Claudia Augusta che seguiva a grandi linee il tracciato della odierna autostrada del Brennero. Come traccia di tale arteria sono rimasti i ruderi di un insediamento in località Servasa di Brentino e numerosi reperti archeologici distribuiti tra i musei di Verona e quelli di Rovereto, nel vicino Trentino.

Nel periodo barbarico le orde degli invasori che scendevano dal Nord misero più volte a ferro e fuoco i piccoli borghi che si animavano nel fondovalle; per difendersi dalle scorrerie gli abitanti si rifugiavano sulle alture sopra Preabocco nel cosiddetto Castel Presina.

In epoca scaligera e veneziana servì da difesa e da controllo del traffico commerciale sul fiume Adige il Castello della Corvara, del quale rimangono le strutture murarie e una ricca documentazione: il maniero, avamposto scaligero più settentrionale al confine col Trentino, è menzionato in un documento del XIII secolo; ha subito rimaneggiamenti dal '500 al '700, in età Veneziana. Fu in auge fino alla fine del XVIII secolo: il suo tramonto coincise con l'abbandono dell'Adige quale via di comunicazione e col declino della Serenissima nel 1797.

La nascita vera e propria del Comune di Brentino Belluno, però, si fa risalire al 1° gennaio 1929: fino ad allora, infatti, esso era diviso nei comuni di Brentino (che comprendeva le frazioni di Preabocco e Rivalta) e di Belluno Veronese.


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